A Gorizia il primo “carcere europeo”, laboratorio per una Unione dei diritti
Autore/i: Domenico Alessandro de'Rossi
Data di pubblicazione: 04 Luglio 2020
Nel suo discorso sulla questione penitenziaria alla Camera, il 18 marzo 1904, Filippo Turati iniziava così: “Noi ci gonfiamo le gote a parlare di emenda dei colpevoli, e le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti, o scuole di perfezionamento dei malfattori…”.
Purtroppo da quella data sono passati oltre 116 anni e sembra essere quasi tutto fermo. Nonostante qualcosa si sia mosso a Strasburgo dove è la sede della Commissione europea dei diritti dell’uomo, il tribunale che ha condannato l’Italia per il modo inumano in cui detiene chi è ristretto nelle carceri di Stato. Sempre in Europa, il 7 maggio scorso si è celebrato il 70° anniversario della dichiarazione di Schuman preparata insieme a Jean Monnet che, come ha detto Ursula von der Leyen, ha mutato il destino di un continente.
In quella proposizione si indicava la necessità di istituire un’Alta Autorità che promuovesse e gestisse la fusione delle produzioni di carbone e acciaio…….